Matteo è un politico indipendente di sinistra, con in tasca la tessera del Partito Democratico.
Cresce a Cagliari con una sorella e due fratelli, e si laurea in ingegneria/architettura nell’ateneo della città.
Da sempre esploratore coraggioso, ha una forte vocazione civica e una rara capacità di dedizione e cura verso le comunità di cui fa parte. Giovanissimo, intraprende un percorso di vita e di ricerca che lo porta prima a fare l’Erasmus a Calais, oggi città di frontiera, simbolo, ad un tempo, dei muri e della speranza in questa epoca di migrazioni, e poi a respirare l’aria mediterranea di Barcellona, avanguardia dell’innovazione sociale e politica, dove vive il mix culturale straordinario dato dall’identità forte dei catalani e dalla loro apertura alle contaminazioni.
È qui che si appassiona e sviluppa l’indagine sulla tutela e la valorizzazione degli ambienti costieri, che lo riporta in Sardegna, tramite il Master & Back, a impegnarsi in prima persona nella salvaguardia del paesaggio, col suo lavoro per la Conservatoria delle Coste e col sostegno alle battaglie ambientaliste di Sardegna Democratica.
Nel 2010 si iscrive quindi al Partito Democratico e nel 2011, all’apice della primavera arancione, diventa consigliere comunale nella maggioranza guidata dal giovane sindaco Massimo Zedda.
Cresce e matura all’interno di questa felice esperienza amministrativa e nel 2016, al secondo mandato da consigliere, diventa Presidente della Commissione Urbanistica.
Nel frattempo, impegno civico, cuore e passione sono destinati come sempre alla cura della comunità e all’indagine su società e territorio.
Si dedica all’insegnamento dell’italiano nella scuola per migranti del COSAS, fonda il circolo Copernico, istituisce e coordina per quattro anni il Laboratorio di Partecipazione Politica.
Nel 2014 rappresenta la mozione “dalla delusione alla Speranza” nell’assemblea nazionale del PD, per testimoniare l’impegno femminista, ambientalista e in favore delle “ragioni dei molti contro gli interessi dei pochi”. È tra gli organizzatori del primo “slot mob” di Cagliari, volto a premiare, tramite il “voto col portafoglio”, gli esercizi che sostituiscono il gioco d’azzardo con momenti di socializzazione. Coordina per tre anni la Comunità di Vita Cristiana, movimento laico legato alla chiesa dei gesuiti di San Michele nel quartiere Stampace. Rappresenta la città di Cagliari, nel ruolo di Alter Nos, nella 359^ celebrazione della festa di Sant’Efisio. Per qualche anno organizza la Pecha Kucha Night, evento finalizzato all’espressione dei talenti e delle idee dei giovani creativi e degli innovatori della città. Cura il progetto di rigenerazione urbana MANO nel quartiere periferico di Santa Teresa, che costituirà una delle attività presentate a sostegno della candidatura di Cagliari Capitale Europea della Cultura 2019. Fonda Sardarch, inizialmente associazione, ora spinoff di UNI.CA e impresa sociale, con cui si occupa di studiare la società partendo dalla prospettiva dello spazio pubblico. È con questa società che partecipa nel 2018 alla Biennale di Venezia e che pubblica due libri, il primo sull’urbanistica della collaborazione e il secondo sul tema dello spopolamento in Sardegna.
Non smette mai di dare il suo contributo per un mondo migliore. Ancora adesso, e nonostante tutto, continua a immaginare il futuro con speranza e ottimismo.