La Cagliari che sogniamo e che realizzeremo è una destinazione turistica sostenibile.
Una città che coltivi la bellezza e la qualità della vita, che garantisca la convivenza di cittadini e turisti, che permetta lo sviluppo delle attività senza trascurare le esigenze quotidiane dei suoi abitanti.
Per essere attraente Cagliari ha bisogno anzitutto di essere accogliente per chi la abita. Un posto dove sia bello vivere. Favoriremo un nuovo patto tra comunità, tra operatori, turisti e cittadini, all’interno di una visione strategica che abbia l’orizzonte di rendere tutti partecipi del processo di sviluppo.
Aspiriamo ad essere una città con un’identità forte, consapevole di ciò che vuole e pronta a battersi per ottenerlo.
Sappiamo quali sono i viaggiatori che intendiamo attrarre ed è con gli occhi rivolti verso questo obiettivo che proponiamo le nostre politiche turistiche. Vogliamo ospiti che sappiano cogliere lo spirito di Cagliari, apprezzarne la storia millenaria e il patrimonio culturale materiale e immateriale, godere della natura e del suo rapporto con la vita della città.
Persone curiose che vogliono scoprire i segreti, tessere relazioni e vivere in modo più profondo e autentico Cagliari e i cagliaritani. Sono anche quelle attente alla qualità della vita e con una propensione alla spesa più alta. Ciò significa puntare in modo deciso sulla qualità: della ricettività, dei servizi, del settore enogastronomico. Miriamo ad ottenere una maggiore ricaduta economica ed una sua migliore distribuzione.
Punteremo anzitutto sui valori ambientali della città. E lo faremo partendo dal concetto di fruibilità. Crediamo che tutela e utilizzo debbano diventare obiettivi compatibili. Pretendiamo che cittadini e turisti facciano esperienza delle bellezze di Cagliari, sempre in modo sostenibile, ma senza mai rinunciarvi. Poetto, parco di Molentargius, Santa Gilla, parchi pubblici cittadini. I percorsi pedonali, ciclabili e sportivi saranno al centro della nostra proposta.
Cagliari città dello sport sarà un mantra delle nostre politiche turistiche. Sport da guardare e sport da fare, dal calcio al basket, dalla vela al surf e al kite, dal canottaggio all’atletica.
Lavoreremo ancora meglio per sfruttare i nostri punti di forza.
Valorizzeremo e renderemo sempre più integrati e connessi i nostri attrattori culturali, proseguendo nel progetto di Cagliari, città della cultura. Dai musei ai teatri, dall’anfiteatro a Tuvixeddu, dalla Cagliari sotterranea alle stratificazioni storiche, dalla street art alle tradizioni e ai riti della settimana santa e di Sant’Efisio.
Saremo sempre al fianco di chi scommetterà sull’enogastronomia di qualità, affinché Cagliari sia universalmente riconosciuta come sinonimo di buona cucina.
Dopo l’occasione persa delle olimpiadi, rilanceremo l’immagine di Cagliari quale città della vela, per l’unicità delle condizioni del vento e del mare, perché daremo un nuovo volto alla ricettività per i diportisti, potenziando i servizi, e perché collaboreremo a stretto contatto con le federazioni sportive e i circoli, affinché chi vive il mare abbia un ruolo da protagonista. Anche il Poetto avrà una kite zone.
Renderemo la città più accogliente, lavorando sulla bellezza e la qualità architettonica, sull’accessibilità digitale e su quella infrastrutturale, affinché sia sempre più smart ed integrata. Nella Cagliari che immaginiamo nessuno rimarrà escluso, e le periferie saranno centrali nelle nostre politiche. In un’era di omologazione urbanistica e commerciale, ogni quartiere può rappresentare un baluardo di autenticità e salvaguardia delle tradizioni popolari cittadine. La sfida sarà riuscire a valorizzarli senza minarne il carattere e coinvolgendo in prima persone residenti ed esercenti.
Porteremo il cinema, il teatro e la musica all’aperto nelle piazze “dimenticate” della città: si partirà dalle strade per creare un clima culturale vivace e stimolare la comunicazione fra abitanti di zone diverse.
La città metropolitana sarà inoltre la porta di ingresso del Sud Sardegna e contribuirà in modo generoso ad ospitare le produzioni della Sardegna dell’interno. Una città crocevia, punto di incontro tra turisti e artigiani e produttori. Sentiamo infatti la responsabilità economica e sociale di integrare la nostra offerta con le produzioni di tutto il resto della Sardegna.
Infine, rinsalderemo il rapporto con i centri commerciali naturali, con le istituzioni che hanno competenze in materia di turismo e con gli altri partner strategici.
Possiamo diventare una destinazione turistica solo se saremo in grado di dare un ruolo a tutti e di coordinare le politiche turistiche per far si che siano orientate in modo univoco verso il nostro obiettivo.