Silvana Tilocca è un medico che instancabilmente sta vicino agli ultimi è oggi rappresenta la ASL nella missione più delicata che stiamo affrontando: l’arrivo di centinaia di minori stranieri nelle nostre coste. Suo il compito tra gli altri di definirne l’età, una responsabilità etica e morale pesante che grazie alla collaborazione tra discipline diverse sta portando anche la medicina verso un approccio alla persona più completo, ‘olistico’ si dice in termini tecnici. Ricorda con emozione il principio di superiore interesse del fanciullo, il principio di non discriminazione e il diritto del minore a preservare la propria identità.
Anna Cau è il procuratore del tribunale dei minorenni di Cagliari che sta mettendo insieme le istituzioni per affrontare il fenomeno migratorio ed è in prima linea in occasione degli sbarchi, perché il lavoro da scrivania (che pur potrebbe fare se si limitasse a visionare i documenti che le arrivano in ufficio) non è il servizio a cui si sente chiamata, e avendo a che fare con migliaia di persone, ognuna con la propria storia, crede sia giusto affrontare di persona le situazioni e rendersi conto coni propri occhi della realtà.
Cristiana Mameli è la dirigente della divisione anticrimine dell’ufficio minori della Polizia di stato che tra le navi Frontex e gli sbarchi a Teulada e sulle coste del sud Sardegna ha raccolto dal mare 720 minori stranieri non accompagnati nel 2016 (erano 350 nel 2015).
Anna Puddu è una combattiva consigliera comunale di Campo Progressista che ogni giorno lotta perché gli ultimi vengano ascoltati e che si rimbocca le maniche per stare vicina a chi soffre.
Rita Polo è la presidente della commissione politiche sociali del comune di Cagliari che si è sempre occupata di disabilità nell’associazionismo e oggi porta nel PD e in comune la sua sensibilità e la consapevolezza che lavorando insieme, istituzioni e cittadini, ognuno per la parte di propria competenza si possano affrontare anche le difficoltà più spaventose.
Rossella Onnis e Francesca Cadeddu animano associazioni come l’Unicef e Save the Children che stanno dando una mano incredibile in termini di professionalità e volontari in occasione degli sbarchi che stanno interessando la Sardegna, dalla nostra privilegiata posizione al centro di un Mediterraneo sempre più frontiera di senso e luogo in cui il mondo di oggi si sta costruendo.
Non me ne vorrà Ferdinando Secchi, assessore alle politiche sociali, unico uomo ieri al tavolo di una iniziativa in cui in tanti abbiamo ascoltato stupiti come lo Stato, in tutte le sue forme, sta rispondendo al bisogno di umanità che le migrazioni ci mettono davanti agli occhi.
Non me ne vorrà perché ieri ho pensato quanto bisogno ci sia delle donne in politica e nei posti di potere. Perché l’universo è vasto e per troppo tempo della cosa pubblica se ne è occupata preponderante mente solo una parte del mondo.
Oggi, a Cagliari, le migrazioni sono una grande opportunità di crescita civile e sociale, stanno costruendo una capacità di dialogo e collaborazione tra istituzioni che troppo spesso hanno lavorato senza parlarsi, senza trovare insieme le soluzioni, senza cercarle insieme.
Destini, non clandestini, ci ricorda oggi Marta Ecca, un’altra giovane donna che si occupa di migranti e che nel suo primo articolo della sua nuova rubrica su News and Coffee cita Giusi Nicolini, il sindaco di Lampedusa che è uno degli orgogli dell’Italia di oggi.
http://www.newsandcoffee.it/non-ci-clandestini-solo-destini/